Nina e i diritti delle donne

Nina è una bambina dei nostri giorni. Vive con i genitori e suo fratello. Gioca, va a scuola, è felice, non le manca niente. In casa sua, tutti, a parte la mamma, portano il cognome del papà. Da questa curiosa e semplice constatazione, si avvia una bella storia. La storia delle donne della famiglia di Nina, che scorre parallela alla dura battaglia per la conquista dei diritti femminili. A raccontarla è sua madre Carla che, riavvolgendo i fili del passato, riporta alla luce i momenti cruciali della vita di chi l’ha preceduta. Nina è tutta orecchi. Ascolta le vicende della sua bisnonna, della sua nonna, apprendendo l’amarezza delle ingiustizie subite dal così detto “sesso debole”. Oggi le cose sono cambiate, per fortuna. Le donne possono studiare, partecipare alla società. Possono persino lavorare (ammesso che trovino un impiego), occupare le più alte cariche istituzionali. Se subiscono abusi sessuali, non è più come quarant’anni fa, quando non succedeva nulla.  Adesso si parla di reato, punibile dalla legge con la detenzione carceraria, altro che matrimoni riparatori. Di strada, ne hanno fatta. Eppure, il viaggio alla volta dell’emancipazione, se guardiamo la realtà quotidiana, pare ancora, per molti versi, strenuamente lungo…

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